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Disco Club: recensioni, consigli, classifiche e novità. La rubrica di un dischivendolo /4 febbraio 2016

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A CURA DI DIEGO CURCIO

TORTOISE – The Catastrophist

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Quando si è nati con un’etichetta addosso che è sicuramente un’etichetta come tutte le altre, nel nodo della musica, ma che contiene un fondo di verità evidente, è difficile poi scrollarsela di dosso. Se ad esempio vi chiamate Tortoise, e quando avete pubblicato il primo disco (nel 1996!) vi hanno detto che suonavate “post rock”, è ben difficile che nel prosieguo possiate evitare quel “post” appiccicato. Significa che, qualsiasi cosa suoniate, avrà sempre un retrogusto di cocci sparsi assortiti di altre musiche, e così sia. Devono aver nervi ben saldi, in cassa Tortoise. Per fortuna. Così possiamo gustarci un disco dai chicagoani come questo “The Catastrophist”, che parte come un richiamo gentile agli arpeggi canterburyani di TNT, e viva via assume baldanzose, implacabili spire muscolari come nelle ultime prove, con quell’elettronica povera e smargiassa che a volte fa sembrare i Tortoise come gli antenati di certo kraut rock Anni Settanta. Invece sono i nipoti, o forse i pronipoti. Sta di fatto che il “catastrofista” suona bene, come l’opera di una strana nuova band che guarda al passato trash glam di David Essex (“Rock on”, addirittura: voce di Todd Rittmann) e al mondo di mezzo degli Yo la tengo (“Yonder Blue”: ugola di Georgia Hubley). Abbiamo detto “voci”: già, perché per la prima volta corde vocali attraversano le ingenue e perverse geometrie strumentali della tartaruga. Alla fine ce l’hanno fatta: i post rockers Tortoise hanno confezionato un disco post Tortoise. Dunque Tortoise. Il futuro non è ancora scritto, dicevano i punk qualche decennio fa. Guido Festinese

ELEANOR FRIEDBERGER – New View

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In Personal Record, il suo secondo disco dopo la conclusione dell’esperienza Fiery Furnaces (con il fratello Matthew), le canzoni di Eleanor Friedberger sembravano orientate alla fruibilità radiofonica o all’uscita come singoli (o qualcosa del genere), mentre nel nuovo album, “New View”, la cantautrice si concede una diversa prospettiva artistica e personale, considerato il recente trasferimento dalla città di New York verso l’interno dello stato, forse in campagna. Nei testi resiste ancora una eco della città, con le pulsioni e gli incontri di una metropoli, ma nella musica si coglie già la rilassatezza del nuovo insediamento. Anche la voce della Friedberger suona più serena e sincera, mentre gli arrangiamenti sono arrichiti da suoni ‘vecchi’ di organo e piano elettrico e da strati e strati di chitarre gentilmente forniti da una vera band che comprende anche alcuni collaboratori di Beck come Michael e Jonathan Rosen. Fausto Meirana

YORKSTON/THORNE/KHAN – Everything Sacred

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Questo trio è un progetto coraggioso e ambizioso; James Yorkston, il più conosciuto dei tre, è un folksinger scozzese dai toni pacati vicino anche al folk tradizionale, Jon Thorne un contrabbassista a suo agio nel jazz come nella forma canzone, mentre Suhail Yusuf Khan è un virtuoso del sarangi, strumento indiano che potremmo assimilare ad un ipertrofico violino. Per apprezzare questo lavoro occorre una buona concentrazione per superare i quattordici minuti del brano d’apertura, “Knochentanz”, dominati dallo strumento di Khan; una volta abituati al mix sonoro un po’ alieno, la cover di Ivor Cutler, “Little Black Buzzer”, nella sua semplicità dadaista, è quello che ci vuole per riprendersi. Nonostante le forze in campo, non tutto fila liscio, ma per fortuna, nel finale la “Broken Wave” di Yorkston (scritta per un amico/ musicista scomparso e già incisa in passato) sembra riuscire nella non facile impresa. Interessante anche lo strumentale che chiude l’album, “Blues Jumped The Goose”, perfetto estuario che accoglie i rivoli guizzanti della musica del trio. Il consiglio è avvicinarsi a “Eerything Sacred” con cautela, perché il prodotto non è avariato o scadente, ma va maneggiato con cura… Fausto Meirana

NOT MOVING – Flash on you

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Darei il dito di una mano per avere l’intero catalogo Area Pirata. Perché anche se mi sono applicato parecchio per stare dietro alle tante succose uscite della casa discografica di Tiziano e Jacopo, purtroppo, non sono riuscito a mettere le mani su tutti i dischi sfornati in questi ultimi anni. La loro specialità sono soprattutto le ristampe – ma dimostrano di avere parecchio fiuto anche per le band contemporanee – ed è proprio in questo solco che si inserisce questa nuova versione di “Flash on you” dei Not Moving pubblicata di fresco. Un disco bellissimo uscito originariamente nel 1988 per la Electric Eye e che oggi, finalmente, dopo tanti anni di attesa, torna disponibile a un prezzo umano (sia in cd sia in vinile super limitato). Per chi non lo sapesse parliamo dell’ultimo tassello della discografia della mitica band di Tony Face, Dome La Muerte, Lilith, Maria e Dany D. (sostituito al basso da Milo proprio a metà delle registrazioni di questo album): forse il gruppo garage italiano più importante e incredibile di tutti i tempi. Un mix perfetto di Cramps, Jhonny Thunders, X e Gun Club carico di rabbia e sudore, che in questo disco -l’ultimo con la formazione classica dei Not Moving – raggiunge forse il suo apice assoluto. “Flash on you” è il lavoro più diretto e immediato della band ed è anche l’unico album che non fosse stato ancora ristampato. In questa nuova versione poi ci sono anche tre ottime bonus track e un’interessante introduzione scritta da Roberto Calabrò, autore di “Eighties colours” libro fondamentale e bellissimo sulla scena garage, beat e psichedelica italiana degli Anni Ottanta. In poche parole una ristampa fondamentale per chiunque ami il rock’n’roll e, senza dubbio, uno dei dischi dell’anno, anche se è stato pubblicato quasi 30 anni fa. I Not Moving, oggi come ieri, restano uno dei nostri vanti nazionali. Diego Curcio

 

 

IL DIARIO

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Diario del 4 febbraio 2014

Quando leggo sul display la parola “privato” sono sempre restio a rispondere, quasi sempre sono rotture di scatole, questa volta però appare un numero e quindi posso lanciare il mio “Discooocluuub”, ma dall’altra parte una voce titubante, forse spaventata dalla mia risposta, dice, “Sono un privato (allora il display mi ha ingannato), cerco la beguine”, “Una in particolare?”, “E’ lo stesso, basta che sia una beguine”, “Ah, ok, non ne ho”.
Anche la coppia, non molto giovane, che si presenta in negozio, ha una richiesta discografica, “Cerchiamo una canzone che ci piace tantissimo, Lacrime, ma non sappiamo di chi è”, “Nemmeno io”, “Eh sì, quando c’era la Ricordi, bastava chiedere a uno dei giovani commessi per sapere di chi era”, “Allora avete sbagliato negozio, qui di giovani ce ne sono pochi da tutte e due le parti del banco”. Avrei potuto fargliela anch’io la ricerca per sapere se volevano le Lacrime dei Negramaro o quelle di Mia Martini o magari, vista la loro età, Le lacrime napulitane di Merola, ma non volevo rubare la fama a un giovane della Ricordi.
Ecco finalmente qualcuno che vuole appiopparmi qualcosa di diverso dai soliti abbonamenti energia/telefono, un uomo mi propone, “Ciao, sono quello del camion che va in giro, la vuoi questa cassetta di arance, sono tutte buone”.
Aggiornamento sulle ricerche calcistiche du Megu, “Oggi alla Biblioteca Berio ho completato tutti e quattro i gironi della prima categoria ligure del 1971. Lo sai che il portiere della Rivarolese è rimasto imbattuto per i primi 1196 minuti del campionato?”, “Come cavolo volevi che lo sapessi? Avranno vinto il campionato in carrozza”, “No, mi aspettavo che me lo avresti chiesto, ha vinto il Pontedecimo”, “E vaiii”. Scusate, mi sono fatto prendere dal tifo campanilistico; io sono di PonteX e, anche se di 43 anni fa, una vittoria sui cugini rivarolesi fa sempre piacere. U Megu ha questa particolarità, con le sue belinate ci fa tornare bambini (o rincoglionire?) un po’ tutti.

LA CLASSIFICA DELLA SETTIMANA

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1 DAVID BOWIE – Blackstar

2 LUCINDA WILLIAMS – The Ghosts of Highway 20

3 STEVEN WILSON

4 DREAM THEATER – The Astonishing

5 TORTOISE – The Catastrophist

PROSSIME USCITE

5 febbraio

FRISELL BILL – WHEN YOU WISH UPON A STAR

JOPLIN JANIS – BIG BROTHER & THE HOLDING COMPANY (cofanetto, 5 cd)

JOHN ELTON – WONDERFUL CRAZY NIGHT

LLOYD CHARLES – I LONG SEE YOU

CULT – HIDDEN CITY

PHILLIPS ANTHONY – WISE AFTER THE EVENT (cofanetto, 4 cd)

12 febbraio

SMITH ELLIOTT – HEAVEN ADORES YOU O.S.T.

SNARKY PUPPY – FAMILY DINNER VOLUME TWO

BASIA BULAT – GOOD ADVICE

ROTTING CHRIST – RITUALS

YOKO ONO – YES, I’M A WITCH TOO

19 febbraio

BUCK OWENS – BUCK ‘EM: THE MUSIC OF BUCK OW (doppio cd)

MOVING HEARTS – LIVE IN DUBLIN (ristampa)

WHISKEY MYERS – EARLY MORING SHAKES/FIREWA

WOLFMOTHER – VICTORIOUS

POP GROUP THE – FOR HOW MUCH LONGER (ristampa)

CAVE SINGERS – BANSHEE

 

26 febbraio

NELSON WILLIE – SUMMERTIME: WILLIE NELSON SINGS GERSHWIN

SILVESTRI DANIELE – ACROBATI

ANTHRAX – FOR ALL KINGS

TODD RUNDGREN – THE COMPLETE BEARSVILLE ALBUM (cofanetto, 13 cd)

APRIL WINE – BOXSET (cofanetto, 6 cd)

BANKS TONY – A CURIOUS FEELING (deluxe edition)

BANKS TONY – THE FUGITIVE (deluxe edition)

ROLAND PAUL – IN THE OPIUM DEN: THE EARLY RECORDINGS 1

 

 

 

 

 

 

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